Sofia Milos conquista immediatamente e non solo perchè mescola la cadenza romana all'inflessione statunitense...

Sono una donna di oggi con i valori di ieri e desideri che guardano al domani (Sofia Milos)

Ha appena vinto l’Award of Excellence (il premo alla carriera del Banff World Television Festival per le oltre 200 ore di lavoro in tv), ma a lei, Sofia Milos, va anche il nostro personale e simbolico riconoscimento come la star più poliedrica e simpatica di questa edizione del Festival della Tv di Montecarlo! L’intero incontro si è svolto a metà tra inglese e romano ed è stato un vero e proprio spasso…

Raccontaci di The Border, il tuo nuovo telefilm…

The Border è piuttosto unico nel genere action drama, anche se come stile si avvicina a 24. Mentre C.S.I.: Miami  è dotato di un incredibile senso estetico, una fotografia colorata e suggestiva, The Border è più basato sulla recitazione e sulla storia, in uno scenario post 11 settembre dove si parla di problematiche internazionali e non solo legate ai confini canadesi e americani: spaziamo dal terrorismo alla droga alla scomparsa di bambini e a molto altro.

Di nuovo un ruolo da straniera per te…

La mia agente speciale Bianca LeGarda è un’italiana immigrata negli Usa proprio come me.  Mia mamma è greca, mio padre italiano, il mio fidanzato è siciliano nato a Londra e cresciuto a Torino, mentre io sono nata in Svizzera e vivo in America da 17 anni. Parlo francese, svizzero, tedesco, inglese, italiano e romano (lo pronuncia con le due erre iniziali, ndr.).

Quali sono le differenze tra Yelina di C.S.I: Miami e Bianca?

Innanzitutto una è colombiana e l’altra è italiana. Yelina è più vulnerabile, ha bisogno della protezione di Horatio per proteggere la sua famiglia, anche se è una madre single e resta comunque una donna forte, non nasconde il lato emotivo e sentimentale. Mi piacciono queste donne, così forti, come il boss della mafia napoletana, Annalisa Zucca, che interpretavo ne I Soprano e anche Bianca in The Border.

Come ti ha influenzato un background così variegato?

Grazie alle mie radici, al trasferimento e alle diverse esperienze, anche lavorative, ho cercato di capire chi volessi essere davvero. Ora lo so: sono una donna di oggi con i valori di ieri e desideri che guardano al domani. Sono nata e cresciuta cattolica (so che la religione non viene raccontata mai perchè sembra politicamente scorretto farlo, ma non sono d’accordo) e ora frequento Scientology perchè abbraccia tutti senza limiti, è una filosofia applicata che ti chiede quali obiettivi tu abbia e ti sprona a raggiungerli sentendoti a tuo agio con te stessa. 

Ti rivedremo ancora in C.S.I.: Miami?

Credo di sì, il mio personaggio è ancora vivo e quindi tornerò finchè non muore! (Ride) Mi manca molto il cast…

L’intervista è stata pubblicata sul mensile “Telefilm Magazine”, numero 42, luglio-agosto 2008