
Airquotes compie 4 anni: tanti auguri!
Airquotes compie 4 anni: ha superato pandemie, traslochi e ogni genere di vento avverso, eppure continua, anche se con ritmi diversi, a raccontare storie
Airquotes compie 4 anni: ha superato pandemie, traslochi e ogni genere di vento avverso, eppure continua, anche se con ritmi diversi, a raccontare storie
L’ho aspettato come Gollum anela al suo “tesssoro” nella saga de Il Signore degli Anelli e finalmente è mio, il green pass, ottenuto dopo la seconda dose di vaccino Astrazeneca. Che sollievo!
Quando ho detto che avrei partecipato all’open day per ricevere il vaccino Astrazeneca per gli over 40 nel Lazio i miei amici mi hanno guardato come se mi fossi offerta come tributo volontario per gli Hunger Games. Ecco invece com’è andata e perchè mi sono emozionata moltissimo (non sono l’unica: qualche ora prima di me anche il regista Premio Oscar Paolo Sorrentino ha provato lo stesso).
Questa lettera a cuore aperto ripercorre gli ultimi giorni, in piena pandemia, quando stavo quasi per far saltare i piccoli, minuscoli festeggiamenti per i due anni di AirQuotes. Ecco perchè ho cambiato idea…
Il mio primo servizio fotografico è stato realizzato per abbracciare un progetto sui diritti delle donne, realizzato dall’artista francese Nordine Sajot. E sembra un’estasi golosa!
L’organizzazione no-profit internazionale Terre des hommes ha promosso una petizione per far costruire a Milano una statua per commemorare le bambine e le ragazze vittime di violenza. E io ci metto la faccia perchè una campagna del genere merita tutto l’appoggio possibile.
Ho ricevuto insulti su Instagram ma il social resta a guardare davanti al bodyshaming. Segnalazioni, articoli, commenti: niente da fare, gli hater dilagano…
Dopo aver ricevuto insulti su Instagram per i miei racconti da ragazza curvy, il quotidiano Leggo ha condannato questi episodi di bodyshaming.
Ha la voce di un angelo e la grinta di una leonessa: Francesca Fiorentino, creatrice del blogzine Smack!, mi ha ospitato nel suo podcast Dueminutiescendo per parlare di body positivity. Che onore!
Il giornalista non solo racconta le storie, ma le vive. E uno dei momenti più gratificanti è proprio l’incontro faccia a faccia. Con il lockdown, invece, le interviste si sono trasformate in un goffo ibrido…