Spesso i cosiddetti mostri non sono pericolosi, ma soltanto outsider (Nicholas Hoult)
Nei tuoi ultimi film , compreso Il cacciatore di giganti, si parla di mostri e diversità. Sono diventati per te un tema ricorrente?
Spesso i cosiddetti mostri non sono pericolosi, ma soltanto outsider, diversi dagli altri. Si ritrovano a compiere scelte tremende, pur non essendo cattivi. Vanno capiti per comprendere che sono in realtà anime pure.
Sembra un’idea molto romantica…
Lo è, in effetti. Mi piace parlare di sentimenti anche attraverso i personaggi che interpreto e se un film insegna che l’amore può cambiare il mondo, allora ci credo il doppio.
Quale film racchiude la tua visione dell’amore?
Wall-E: incarna perfettamente la mia idea dei legami emotivi. È fantasy ma senza assomigliare a niente altro del genere e in più non ha bisogno di parole.
IL CACCIATORE DI GIGANTI
Una battaglia magica e leggendaria (anche in 3D), nata dalla favola inglese Jack e la pianta di fagioli, catapulta in un mondo di fantasia e mistero, popolato da giganti pronti a tutto pur di tornare sulla Terra.
Il giovane agricoltore Jack (Nicholas Hoult) apre il portale che da secoli separa i due universi. L’avventura si mescola al romanticismo quando s’innamora della principessa Isabelle (Eleanor Tomlinson). Ad attenderlo un destino epico magistralmente diretto da Bryan Singer, regista della saga degli X-Men.
Di: Bryan Singer
Con: Nicholas Hoult, Ewan McGregor, Stanley Tucci, Ian McShane
Genere: fantasy
L’intervista è stata pubblicata sul mensile “Bella”, numero 7, marzo 2013