Il 72° Festival di Cannes è alle porte: ecco i primi nomi a sfilare sulla Croisette, a partire da sir Elton John. A competere per la Palma d'Oro ci saranno - tra gli altri - Almodovar, Loach, Malick e Dolan. Sulla carta l'edizione sembra già eccezionale.

Dimentichiamoci la coppia Brad Pitt-Leonardo DiCaprio: a Cannes 2019 non ci sarà Quentin Tarantino con il suo C’era una volta a… Hollywood. Il film non è ancora pronto, purtroppo. Ma altri nomi altisonanti affolleranno la Croisette nell’edizione 72, dal 14 al 25 maggio prossimo, che la presidente dello scorso anno, Cate Blanchett, ha fortemente insistito per dedicare alla regista Agnes Varda, protagonista del manifesto a pochi giorni dalla scomparsa. Nello scatto del 1954 la cineasta è in piedi sulle spalle di un operatore per ottenere l’inquadratura desiderata: il film, La Pointe Courte, è stato poi selezionato per la competizione dell’anno successivo.

Il traditore

In concorso, per l’Italia, Il traditore di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino nei panni di Tommaso Buscetta. Dovrà vedersela con il gotha hollywoodiano ed europeo: a competere per la Palma d’oro spiccano Pedro Almodovar, Terrence Malick, Ken Loach, i fratelli Dardenne e Xavier Dolan (il cui ultimo film, La mia vita con John F. Donovan, dopo la premiere al Festival di Toronto non è mai giunto in Italia, pur avendo già una distribuzione, Lucky Red).

Il film d’apertura rimarrà di certo negli annali per l’originalità: saranno gli zombie di Jim Jarmush in The Dead Don’t Die a dare inizio al red carpet più ammirato e invidiato al mondo.

The Dead Don’t Die

Netflix, come risaputo, non parteciperà alla manifestazione, in compenso Amazon Prime Video scende in campo con Too Old To Die Young, la serie di Nicola Winding Refn.

Alain Delon riceverà la Palma d’oro alla carriera, mentre il presidente di giuria è il filmaker messicano Alejandro Gonzales Inarritu, 5 volte Premio Oscar. Sir Elton John, invece, farà brillare il tappeto rosso di luce nuova per la premiere del suo biopic Rocketman.

Dolor y Gloria

Dal documentario su Diego Armando Maradona a quello su Amy Winehouse, non mancheranno gli omaggi e le sorprese, molte delle quali ancora da svelare.

Sono in tredici le donne registe nelle varie sezioni, con il plauso di Salma Hayek che ogni anno sceglie Cannes per l’appuntamento Women in motion di Kering, una riflessione sull’universo femminile nell’audiovisivo.

I retroscena, le curiosità e i protagonisti di un’edizione che sulla carta sembra già spettacolare fanno parte dello Speciale Cannes del webmagazine del mensile Acqua&Sapone in collaborazione con Air Quotes che inizia qui.