Giovanni Allevi è un compositore fuori dal comune. E non solo per lo straordinario talento, ma anche per la personalità poco convenzionale

Io non ho mai tirato fuori le unghie, mi sembra quasi di disturbare, anche sul palco (Giovanni Allevi)

Il colpo di fulmine è scattato grazie all’inno della serie A: così Giovanni Allevi ha deciso di portare con sé sul palco il Coro dell’Opera di Parma e l’Orchestra Sinfonica Italiana con cui l’ha registrato. Il concerto, una data unica, si chiuderà appunto con O’ Generosa, dopo i brani dei maggiori compositori, da Bach a Mozart.

Cos’ha di speciale l’evento?

Lo vivo come una festa, un viaggio incredibile per affondare le dita nei più grandi capolavori, alla radice del nostro DNA musicale. E al tempo stesso un esperimento, anche se non so se potrà diventare una tournèe o un disco.

Se fosse un adolescente di oggi, parteciperebbe ad un talent?

È stato da sempre il mio orgoglio non seguire le mode. A vedermi non sembra, ma sono un accademico e il talent non mi sembra affine al mio percorso perché l’esposizione mediatica immediata non si avvicina al concetto che ho dell’arte.

Cos’è l’arte per lei?
Studio e sacrificio lontano dai riflettori. Prenda Bach e la sua esistenza discreta: ignorato dai contemporanei, si preoccupava solo di scrivere musica, in totale libertà. Che bello!

Farebbe almeno il giudice?

Non ho l’attitudine a giudicare: ognuno ha dentro di sé una scintilla e non si devono intralciare le aspirazioni dei giovani. E poi io di tv ne vedo 20 minuti al giorno, al massimo darei un giudizio tecnico, che vada oltre il mi piace/non mi piace.

Come si sopravvive alla competizione spietata?

Io non ho mai tirato fuori le unghie, mi sembra quasi di disturbare, anche sul palco. Mi arrampico su un albero e me ne sto lì in silenzio, relativizzo i giudizi anche negativi di detrattori o di persone a me vicine.

HyperFocal: 0

Sembra troppo bello per essere vero…

E infatti sono seguito da una psicoterapeuta, ho mille paranoie, faccio gli incubi e forse scoppierò all’improvviso, ma la musica mi salva.

Cosa la rilassa, oltre alle note?
Non mi rilasso mai, sono sempre agitato… la mia vita interiore è un disastro, lo ammetto.

Adele con il nuovo album da record si è tolto qualche sassolino, a lei capita?

Sono felice per il suo successo, che si sia presa una rivincita. Sarò una delle poche persone al mondo rimaste a non saperlo ma… chi è Adele?

L’intervista è stata pubblicata sul quotidiano nazionale free press “Leggo”, nell’edizione romana dell’8 gennaio 2016, e anche nell’edizione online qui