Il pink carpet (credits: CANNESERIES)

A sfidarsi a colpi di episodi qui al festival CANNESERIES ci hanno appena pensato i tedeschi e gli israeliani. I primi hanno creato per Netflix un telefilm in cui danno istruzioni passo passo per diventare imprenditori online, o, per essere più precisi, una sorta di baby-narcotrafficanti. Ancora inedito in Italia, si chiama How to sell drugs online (fast), nel caso l’argomento non fosse ancora troppo chiaro.

I colleghi non si lasciano intimidire e ribattono con Magnus portando il troll della serie sul red carpet. E rilascia persino interviste con più disinvoltura di molti attori umani. Per non spaventare i bambini, durante la proiezione ha lasciato la sala, scortato da una hostess in abito bianco con foulard rosso, divisa d’ordinanza della manifestazione francese. Qualcuno si aspetta che da un momento all’altro si volti a dare le istruzioni sulle uscite di emergenza e le cinture di sicurezza, ma finora non è ancora successo.

Il troll: dalla serie Magnus al pink carpet di CANNESERIES

Mentre le stelle del Mediterraneo sfilano sulla montée des marches sotto la pioggia battente, con look presi in prestito dal tappeto della suite in hotel o dal guardaroba di Barbie Pink Splendor, i tappeti rossi invadono letteralmente la città di Cannes.

Si trovano ovunque, dai lavori in corso sulla rete fognaria a due passi del capolinea degli autobus al porto fino ai cantieri di ristrutturazione dell’isolato di fronte al Palais du Festivals. Le transenne, apparentemente fuori moda, sono state sostituite dai red carpet che avvolgono di glamour persino le buche del manto stradale. Le panchine in legno? Non scherziamo: al centro sono state installate quelle di vetro a specchio, dov’è possibile rimirarsi in una pausa tra un selfie e l’altro.

Le interviste di CANNESERIES hanno luogo esclusivamente nella penthouse del Grand Hyatt Hotel Martinez, con terrazza sul mare grande quanto un bilocale. Vi si accede da una sala d’attesa con dipinti di Picasso a vista, in pratica un monito a dar fuoco all’istante il poliestere di Zara nel raggio di un chilometro. Per fortuna anche Kate Middleton di tanto in tanto lo rispolvera dall’armadio, per far quadrare i conti della collega attrice a palazzo, quindi almeno stanotte si possono dormire sonni tranquilli.

Il Picasso nel corridoio dell’Hotel Martinez

Il merito va in parte alla cricca di adorabili vecchietti del bocciofilo, a due passi dal palazzo del cinema e del casino. Orgogliosissimi dei pantaloni appena tirati fuori dalla naftalina, sfoggiano una concentrazione degna di Michael Jordan sotto canestro.

I club bocciofili sul lungomare

Un inno all’autenticità… che fa venire fame. Per fortuna il McDonald’s è a portata di mano, per quanti si sono giocati lo yatch al tavolo da poker. E per chi invece di nutrirsi dello scintillìo dello showbusiness (a distanza), addenta con devozione un Big Mac senza sapere di avere tra le mani il vero sogno proibito di modelle e attrici.

Il red carpet dei cantieri a Cannes



In attesa della prossima puntata, ecco la precedente avventura di CANNESERIES 2019:

Day 1, tra star… e alberi di Natale

Diana Rigg