Quando per la prima volta ho visto una serie di coccinelle nelle pietre d’inciampo ad Amsterdam pensavo fosse un effetto decorativo, un portafortuna per cittadini e turisti. Poco dopo, con grande orrore, ho scoperto che erano state destinate ai posti in cui giovanissimi omosessuali sono stati pestati a morte. Quel simbolo potentissimo di un odio insensato mi ha fatto riflettere, commuovere e capire.
Tutto questo mi auguro che accada alla dedicazione di una statua per le bambine e le ragazze vittime di violenza e abusi, nell’ambito della campagna Indifesa. L’idea di realizzarle una a Milano nasce dall’organizzazione no profit Terre des hommes, con cui ho già collaborato in passato come relatrice dell’evento Stand up for girls! del 2019. Per far sì che questo progetto diventi realtà è stata indetta una petizione con l’hashtag #Unastatuaperlebambine (firma qui per partecipare) che invita il sindaco Beppe Sala a realizzarla.
FIRMA QUI: https://bit.ly/PetizioneStatua
Io non solo l’ho fatto subito ma ci ho messo la faccia, a testimonianza di un impegno concreto per debellare la violenza, ma senza dimenticarla. Farlo, infatti, vorrebbe dire uccidere di nuovo queste giovanissime vittime. Non basta condannare questi comportamenti nel rifugio sicuro delle proprie mura domestiche, occorre prendere posizione, alzare la voce, farsi sentire.