Il Festival di Cannes inizia con il red carpet per abbracciare le sale e la città tutta della Costa Azzurra coinvolgendo ciascuno in una sorta d’incantesimo che ha tante forme, non solo quella della pellicola cinematografica. A volte è uno scrigno pieno di segreti e misteri, altre è una porta socchiusa sul dietro le quinte. Cosa fanno le star tra un tappeto rosso e l’altro? Chi si prende cura di loro e le trasforma in stelle luminose? Oltre all’entourage e all’esercito di make-up artist e hair-stylist, ovviamente.
Ecco, la suite DPA sulla Croisette, che nel 2023 compie 20 anni, si occupa di coccolare le celebrity offrendo loro esperienze e viaggi per traghettarle in un “altrove” fantastico. Questo salotto mostra in anteprima le novità di lifestyle e le tendenze moda della prossima stagione, facendo in mondo che i divi di Hollywood siano i primi a sperimentarle.
In quest’edizione è stata visitata da ospiti d’eccezione, tra cui Viola Davis e Jeffrey Wright, e io non potevo far altro che fare un giro per capire perché tutti ci vogliono passare, anche se fosse per un salto veloce.
Prima però ho una confessione da fare: non sono mai stata a Versailles ma la collezione di gioielli DV Creations Luxe ispirata alla Reggia mi ha dato una spinta in più. E pensare che quest’idea di gioielleria è nata appena un anno fa e si è subito accompagnata all’high jewellery con girocollo da sogno o da regina.
Qualunque oggetto o accessorio viene arricchito di un tocco speciale e unico, si direbbe appunto “da star”, come le stelline del bicchiere in silicone in 26 colori firmato da Re-play, un’azienda eco-friendly che ormai opera da oltre 13 anni. Neppure gli occhiali sono “semplici” occhiali: quelli di Silhouette hanno quell’X factor che fa la differenza sul tapis rouge della Croisette. E ci sono persino borsette realizzate a mano in Francia con cactus e mais, By-Ninette. Incredibile ma vero, pare che le materie prime arrivino da Milano. Persino i foulard made in France Petrusse hanno stampe uniche e sono realizzati con cotone biologico rigorosamente raccolto d’estate (Sharon Stone ne va pazza!). E Penelope Cruz? Lei adora i cosmetici naturali di The Lab Room, che intanto a settembre lancia una capsule collection con Rossy de Palma, musa del regista spagnolo Pedro Almodovar.
Nel salotto c’è la creatrice di Sakai Clinic in persona, una studiosa nipponica che da dieci anni studia le cellule staminali per aumentare il sistema immunitario. C’è chi giura di aver trovato l’elisir di lunga vita e chi, invece, scrive libri per bambini come Piece it, together! di Kyle Arrington (campione del Super Bowl).
Ci sono anche vere e proprie fughe, come nell’hotel islandese The Greenhouse, un luogo incantato immerso nel verde, tra ghiacciai, geyser e cascate. Un paradiso in terra!
A me però ha commosso moltissimo la coperta costellata di stelle di Little Giraffe. Sì, è un brand per mamme e bambini, principalmente. Ma c’è un dettaglio in questa coperta (l’inserto di raso con cui viene impunturata) che mi ricorda quella che mi ha regalato la mia nonna del cuore. È di pura lana, è celeste e campeggia ancora sul mio letto d’inverno. L’ho detto al creatore del brand, che era lì basito davanti a me nella suite DPA senza sapere cosa dire. Aveva gli occhi lucidi e io pure.
Perché alcuni dettagli non sono solo il tessuto o il materiale di cui sono composti, ma la capacità evocativa che sprigionano. Ci ho pensato per giorni, dopo quel momento. Forse Cannes rende tutto più scintillante e sentimentale, ma io ho trovato un momento di felicità assoluta proprio lì, mentre stringevo al petto una di quelle copertine. Ci tenevo a condividere quell’attimo perché pare che così facendo si moltiplichi e l’universo arriva ad acciuffarlo e redistribuirlo. Merci!