Alcune pagine Facebook fanno l'effetto della pillola del buonumore: riescono a riportare l'allegria nelle giornate più buie. Eccone tre tra le mie preferite.

La mia relazione con Facebook è iniziata in maniera casuale. Da un lato c’era il tipo che frequentavo più di dieci anni fa e che aveva un profilo sul social network ma non me lo aveva mai detto (ad essere onesta, era proprio l’ultima delle sue pecche). Dall’altro un parente zelante – che ha subito fiutato la portata del fenomeno – e mi ha iscritto senza che lo sapessi (lo dicono sempre le concorrenti di Miss Italia, ma stavolta è tutto vero). E così sono sbarcata un po’ allo sbaraglio in questo mondo virtuale, su cui ho ancora idee contrastanti. Tanto per iniziare, ho da oltre dieci anni una foto profilo scattata nel 2007 (fotogenia sotto zero, proprio come la voglia di postarne una diversa ogni due ore seguendo il trend del momento, dal movimento per i ricci morti in tangenziale all’associazione di smacchiatrici di giaguari). Inizialmente ci postavo status che capivo solo io (una sorta di “Caro diario” versione criptata), poi ho passato varie fasi fino ad arrivare a quella odierna. In pratica, il lockdown ha amplificato il mio desiderio di evasione e quindi nelle pause spegni-cervello seguo pagine che mi strappano una risata. Eccone tre di cui non posso proprio più fare a meno.

Le tre pagine Facebook da seguire come “pillole del buonumore”:

COMMENTI MEMORABILI

L’ironia di questa pagina è doppia perchè posta gli status più assurdi (di solito con livello d’istruzione “ingredienti sul vasetto di marmellata”) ma si focalizza sulle risposte più geniali mai concepite. Vorrei avere io quella battuta pronta fulminante, quel genio all’improvviso che trova la perla data ai porci e la tira a lucido. In attesa che accada, leggo a perdifiato la sottile perfidia di questi utenti e scoppio a ridere da sola fino alle lacrime. Non volano mai insulti, non si galleggia nella volgarità, al massimo c’è qualche doppiosenso (e di solito involontario, merito dell’analfabetismo funzionale dilagante nei post d’origine), a dimostrazione del fatto che non servono scurrilità per vivere un momento leggero. Forse ridere di chi pensa, ad esempio, di rimanere incinta in forma matrioska se ha rapporti con il marito durante la gravidanza mi rende una brutta persona, ma ad onor del vero la mia categoria preferita è quella degli aspiranti concorrenti del Grande Fratello scovati dalla Gialappa’s. Sì, insomma, quelli che scrivono con l’apostrofo il nome della Capitale del Regno Unito (L’Ondra). Se fossimo negli Stati Uniti mi appellerei al Quinto Emendamento per non auto-incriminarmi. Ho già detto troppo!

Link pagina Facebook: Commenti memorabili

BABY GEORGE TI DISPREZZA

Non bisogna essere monarchici per apprezzare le mire al trono di Baby George, intento a conquistare la Scozia e a scacciare i poveri da palazzo. Questa pagina – che ha dato origine all’esilarante Gruppo Facebook “Povery” – è un’oasi felice di sbeffeggiamento della dinastia più temuta e ammirata al mondo. Devono averlo pensato anche i creatori del cartone The Prince, ancora inedito, una parodia delle avventure e delle mire espansionistiche del primogenito del Principe William. Come non lasciarsi intenerire da quel faccino tanto adorabile quanto machiavellico? Gli utenti sfornano meme deliziosi, scrivono per davvero a Buckingham Palace (e ricevono in risposta foto della famiglia reale con tanto di lettera di ringraziamento annessa) e sono tutti informatissimi su questa soap british magistralmente diretta dalla Regina Elisabetta. Baby George la chiama “la vecchia”, ma forse sarebbe più appropriato “l’immortale”. E comunque vale il principio della telenovela Anni Ottanta, “anche i ricchi piangono”… di conseguenza a me fa molto ridere.

Link pagina Facebook: Baby George ti disprezza

I WOULD BE AN OWL BECAUSE BEING HUMAN IS SO EXHAUSTING

Cattiva, anzi cattivissima, questa pagina fa un vanto della propria indole impenitente che non risparmia proprio nessuno. Cinica, piena di umorismo nero e di freddure per veri intenditori, ha un nome che è tutto un programma: “Vorrei vivere da gufo perchè essere umano è davvero estenuante”. A differenza di altre simili – come la splendida Felice da far schifo che ritrae Mercoledì Addams in svariate perle di saggezza dark o Io ti maledico., pura perfidia – qui i contributi sono variegati e a volte talmente spiazzanti da sfuggire ad una categorizzazione appropriata. A volte postano perle di saggezza talmente alta che mi viene voglia di usarle come foto profilo, se non fosse che sono infarcite di parolacce e spesso prendono in giro le influencer (loro le chiamano “influenzer”) ricreando messaggi pieni di “amo” e “xke” (rigorosamente senza l’accento). Non vorrei scatenare un domino di suicidi tra gli accademici della Crusca, quindi in un mondo di “mai una gioia” questi attimi di assoluta stupidità li custodisco solo nella memoria. E da oggi anche qui.

Link pagina Facebook: I would be an owl because being human is so exhausting

Le altre puntate della rubrica Air Quotes Approved:

1° puntata: 3 serie tv con tematiche LGBT da non perdere

2° Puntata: 3 commedie romantiche inedite e in streaming da guardare subito

3° puntata: 3 anelli da portare sempre con sè

4° puntata: 3 romanzi distopici e young adult da leggere tutto d’un fiato

5° puntata: 3 semplici trucchi per rendere il make-up magico

6° puntata: 3 pagine Facebook per farsi sane risate online

7° puntata: 3 arredi Ikea per rendere lo studio più pratico

8° puntata: 3 fragranze per lasciare il segno

9° puntata: 3 parchi divertimento internazionali per ritrovare il proprio lato bambino

10° puntata: 3 cartoon Anni Ottanta da rivedere no stop

11° puntata: 3 oggetti cult per rituffarsi negli Anni Ottanta

12° puntata: 3 creme viso per idratare e proteggere

13° puntata: 3 serie tv Netflix fuori dal comune

14° puntate: 3 storie tv per un tuffo negli Anni Novanta

15° puntata: 3 gioiellini comedy per un viaggio negli Anni Novanta

16° puntata: 3 idee firmate Flying Tiger per una scrivania più vivace

17° puntata: 3 segreti per una parentesi di relax

18° puntata: 3 commedie sul potere del body love

19° puntata: 3 serie tv con body inclusivity