Air Quotes Approved: 3 storie tv per un tuffo negli Anni ’90

Alessandra Martinez aka Fantaghirò e Federica Moro, star delle serie tv più amate, sono le protagoniste assolute degli Anni '90.

Federica Moro, icona assoluta degli Anni Novanta,
qui nei panni di conduttrice su Telenorba, emittente pugliese

I Ragazzi della 3° C non rientrano nella lista perchè fanno parte delle serie Anni Ottanta per una manciata d’anni, mentre le ragazze di Non è la Rai, da Ambra ad Antonella Elia rientrano in pieno nei ruggenti Novanta, quel periodo nebuloso della moda, ma fantastico in tv e sulla pista da ballo. Mentre oltreoceano imperversavano Brenda, Dylan e i compagni di Beverly Hills 90210, io sognavo di essere Federica Moro o Alessandra Martinez, le eroine di quando frequentavo le scuole medie. Ho talmente insistito con un mio editore da farmele intervistare entrambe e sono riuscita a stento a mantenere un contegno professionale. Oggi le chiameremmo “badass” o pioniere del “girl power” perchè mostravano a noi ragazzine come tener testa ai maschietti senza perdere la vena romantica. E vi pare poco?

Ecco allora le 3 serie tv made in Italy che aprono subito un portale verso gli Anni Novanta:

COLLEGE

Federica Moro è quella che dava sui nervi ad Adriano Celentano nei film, la ribelle del sistema che se infischiava delle regole e in tv faceva capitolare ogni ragazzo in divisa, praticamente a reti unificate. Bellissima, sofisticata e disinvolta, ha sempre rappresentato l’alter ego immaginario che alle medie sognavo di avere. E in College indossava pure quell’adorabile divisa che imperversava negli anime e nei manga giapponesi. Aveva persino la cravatta e io avrei dato di tutto per sembrare cool come lei in uniforme. Il fascino della divisa dei cadetti – vi sento che state cantando con me la sigla della serie – poi aggiungeva la ciliegina sulla torta. E, si sa, che in questo caso l’abito regala punti al monaco…

FANTAGHIRO’

Non passa Natale che, anche da adulta, non passi in compagnia della maratona TV di Fantaghirò, il primo fantasy made in Italy con un principe biondo con gli occhi azzurri, Romualdo (Kim Rossi Stuart), un’anatra parlante e una protagonista con l’arco sempre pronto a scoccare. Un incrocio tra Katniss di Hunger Games e Brave dell’omonimo cartoon Disney, Alessandra Martinez ha rappresentato l’eroina degli Anni Novanta in versione seriale. Ha mescolato le favole classiche e le ha rivisitate con grinta, seppur con i tipici e improbabili accostamenti cromatici dell’epoca (a guardare l’arancio e il turchese ancora mi fanno male gli occhi). E come si fa a non amare la super cattivona Brigitte Nielson?

AQUILE

Lorenzo Flaherty troneggiava con i compagni di Aquile con un poster gigante nella mia cameretta (probabilmente ottenuto comprando di nascosto le copie di Cioè) e quando un dispettoso parente ha preso le forbici tagliandone un pezzo ho vissuto un vero e proprio dramma. Di quelli delle preadolescenti, con urla, pianti e promesse di feroce vendetta. Questi eroi del cielo nell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli per me rappresentavano un sogno proibito, come poi ho confessato all’attore durante un pranzo di lavoro a Milano. I desideri di quell’epoca erano così puri da far tenerezza e mi è sembrato di onorarli confessandoli alla mia cotta segreta. Un po’ come si faceva sui diari di scuola, quando si attaccavano le figurine sopra le scritte del compagno per cui si aveva una cotta. La serie sui Top Gun italiani aveva come protagonista femminile sempre Federica Moro, peccato che sia durata solo il tempo di un film e sette puntate. Che grande perdita per la serialità! Ryan Murphy dovrebbe pensare ad uno spin-off…

Le altre puntate della rubrica Air Quotes Approved: